Si narra che San Francesco durante il viaggio in provincia di Rimini nel XIII secolo, abbia piantato nel terreno il “bordone” che lo sorreggeva durante il viaggio, questo bastone attecchì in forma miracolosa dando vita a un cipresso che sarebbe rimasto nella storia.
Un albero che ha affrontato non solo gli eventi atmosferici, ma anche situazioni pericolose per la sua vita create dagli uomini, in particolare nel periodo napoleonico del 1800, l’esercito entrato nel convento ricevette ordine di abbattimento dell’albero e mentre tentavano di bruciarlo, arrivò un messaggero con un contrordine di non abbatterlo più. Inoltre, durante l’ultima guerra mondiale i tedeschi ne bruciarono una parte per scaldarsi e nel 1980 la cima principale, alta 10 metri in più, crollò a causa delle intemperie.